Andare per colonie estive by Stefano Pivato;

Andare per colonie estive by Stefano Pivato;

autore:Stefano, Pivato; [Pivato, Stefano]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Ritrovare l'Italia
ISBN: 9788815374783
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2023-08-14T22:00:00+00:00


Dal degrado al resort

Nel corso dell’ultimo decennio del Novecento, l’area del Calambrone conosce una forte espansione edilizia grazie a un progetto di rilancio sostenuto dalle province di Pisa e Livorno.

Per quanto spesso contestata dalle associazioni ambientaliste che ne denunciano il carattere eccessivamente invasivo e poco rispettoso dell’ambiente in cui è inserita (il Parco regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli), l’opera di urbanizzazione conduce alla realizzazione di un’area turistica di pregio.

Se si esclude la ex colonia «Costanzo Ciano», oggi «Centro marino Santa Barbara» gestito dall’Opera nazionale di assistenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, che ha in parte conservato le caratteristiche di centro di turismo sociale, le altre sei sorelle sono state trasformate in residenze turistiche di pregio. Appartamenti di lusso, resort a quattro e cinque stelle e club esclusivi hanno sostituito, pur nel rispetto delle originarie linee architettoniche che conferiscono alla località un’impronta esclusiva, l’originaria destinazione sociale del Calambrone. Sale massaggi, piscine, ristoranti e night club hanno preso il posto delle camerate, dei refettori e delle cucine di uno dei più originali complessi di colonie estive degli anni Trenta.

Gli edifici intitolati un tempo alle personalità del fascismo o di Casa Savoia si chiamano oggi «Toscana Charme Resort», «Club Resort Regina del Mare», «Tuscany Resort», o sono divenuti appartamenti esclusivi in strutture come «Regina Elena» e «Tirreno».

Del tutto curiosa la vicenda della colonia intitolata alla madre di Mussolini. Se nella finzione cinematografica «Villa Rosa Maltoni Mussolini» viene colpita dalle bombe dell’esercito tedesco, nella realtà le cose sono andate diversamente: alla caduta del fascismo l’enorme edificio viene diviso in due porzioni senza alcun rispetto per l’unità architettonica originale. Una parte della struttura viene intitolata alla «Regina del Mare». Curiosa la soluzione adottata per l’altra porzione dell’edificio alla quale viene omesso il cognome del duce: oggi la residenza che ospita gli appartamenti ricavati dall’antica colonia si chiama «Rosa Maltoni», lasciando ai visitatori di chiedersi se questa soluzione possa costituire un esempio dell’antico vizio trasformistico degli italiani.



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